top of page

Casarsa Della Delizia

  • web7976
  • 13 mag 2021
  • Tempo di lettura: 4 min


Gli insediamenti umani nel territorio del comune di Casarsa sono documentati fin dall'età del Bronzo Inferiore e del Ferro, testimoniati dalla presenza dei cosiddetti "castellieri" e grazie al rinvenimento di selci e cocci. Un insediamento umano preistorico più ampio abbracciava un'area compresa tra San Vito, Casarsa e Bannia (area conosciuta come Sédulis). Nominata per la prima volta in una bolla di Papa Lucio III nel 1183, Casarsa era allora alle dipendenze dell'Abbazia di Sesto al Reghena, mentre San Giovanni dipendeva direttamente dal Vescovo di Concordia. In età napoleonica, dal punto di vista amministrativo, ha fatto parte, per circa un anno (1806-1807), del Dipartimento di Passariano, con capoluogo Udine, per poi passare al Dipartimento del Tagliamento, con capoluogo Treviso, assieme al resto del Distretto di Pordenone (1807-1814), ed è stata infine annessa all'Italia nel 1866. Nel 1847 il comune di Casarsa ha incorporato parte del soppresso comune di San Giovanni, assumendo così l'attuale estensione territoriale. La sua importanza come nodo ferroviario e stradale, nel corso dell'ultima guerra, le costò la semidistruzione del centro abitato ad opera degli Alleati. Importante figura culturale della cittadina fu indiscutibilmente il poeta Pier Paolo Pasolini, ora sepolto nel cimitero comunale. Fino alla fine della Guerra Fredda fu anche uno dei più noti centri militari italiani. Oggi è un importante centro agricolo (in particolare nel settore vitivinicolo).


La chiesa parrocchiale di Santa Croce e Beata Vergine del Rosario, costruita tra il 1877 e il 1880 e consacrata nel 1899, si caratterizza per i due campanili gemelli ai lati della facciata (chiamati “zimui” dai casarsesi), entrambi dotati di quattro monofore e di due orologi.

All'interno sono conservate numerose opere di artisti friulani del Novecento, fra le quali gli affreschi di Jacopo d’Andrea di Rauscedo, di Umberto Martina e di Tiburzio Donadon, le statue dei Santi Pietro e Paolo nell’altare maggiore di Francesco Zugolo.


La vecchia chiesa parrocchiale di Santa Croce risale al XV secolo ed è il monumento artistico più pregevole del comune, tanto che i compaesani la chiamano con affetto il “glisiut”. La volta era completamente affrescata da Pomponio Amalteo. Purtroppo, i bombardamenti del 1945 hanno affidato tale ricordo a poche immagini fotografiche in bianco e nero. Nel 1975 da questa chiesa partì il corteo funebre di Pier Paolo Pasolini. Nel cimitero si svolse una piccola commemorazione civile, durante la quale era presente padre David Maria Turoldo.


La "ex canonica" è un caratteristico edificio in pietra progettato dell’architetto Domenico Rupolo agli inizi del ‘900. La costruzione, assolutamente originale nel contesto urbano, è una rivisitazione gotico-veneziana con caratteristiche finestre in cotto. Dopo alcuni lavori di ristrutturazione, ora è sede della Biblioteca Civica.


L’antica loggia comunale di San Giovanni è un vero simbolo per i sangiovannesi. Presenta tre arcate gotiche che permettono di datarla attorno al XIV secolo. Fu sede dell’Amministrazione comunale di San Giovanni fino al 1847 e in essa Pier Paolo Pasolini affiggeva i famosi manifesti politici, che segnarono una tappa importante della sua attività a Casarsa della Delizia.


Il Duomo di San Giovanni Battista è un edificio di grandi dimensioni in stile neo-gotico progettato dall'architetto Rupolo e costruito tra il 1896 ed il 1904. Esso è edificato sul sedime di un precedente edificio sacro, costruito nel XIII secolo e restaurato nel XVI secolo. Presenta una facciata tripartita in lesene con un campanile che raggiunge i 56 metri di altezza. All’interno l’edificio è suddiviso in tre navate e si può ammirare tele e opere in marmo e legno realizzate da artisti locali del primo Novecento: altare maggiore e altare dell’Immacolata di Domenico Rupolo, decorazione dell’abside di Tiburzio Donadon. L’altare di San Giovanni Battista è di Policronio Carletti. Si conserva, inoltre, una pala di Pomponio Amalteo raffigurante la Decollazione di San Giovanni Battista del 1577 ed una tela con la Crocifissione, del periodo 1560-1639, attribuita a Baldassar D’Anna.


In località Versuta sorge la chiesa di Sant’Antonio Abate. È una modesta costruzione nella sua struttura architettonica, ma di primaria importanza nella storia dell’arte friulana. La facciata presenta una nicchia con la figura di Sant’Antonio Abate scolpita da Carlo Carona (1540 c.a.). All’interno, da ammirare gli affreschi nella parete destra, attribuiti ai modi post-giotteschi di Vitale di Bologna e di Tommaso da Modena, risalente al 1370-80. I pregevoli affreschi tardo-gotici dell’intradosso dell’arco trionfale e dell’abside sono invece attribuiti a un maestro di rilievo del XV secolo, mentre un riquadro con la Madonna con Bambino e San Rocco mostra i caratteri della pittura di Giampietro di San Vito dell’inizio Cinquecento. La chiesa di Versuta, la vicina roggia Versa e i verdi prati sono stati rievocati e celebrati da Pier Paolo Pasolini nelle sue "Poesie a Casarsa".


Progettata dall'architetto friulano Gino Valle, la tomba di Pier Paolo Pasolini è nel cimitero di Casarsa, a sinistra dell'ingresso. Si tratta di un sepolcro semplice, costituito da una lapide grigia posta sul terreno. Tale lapide è posta a fianco di una lapide gemella, quella del sepolcro materno, entrambe incorniciate da un'aiuola: a ricordare il profondo legame che tenne uniti per tutta la vita Pier Paolo e Susanna. Anche la tomba di Guido Pasolini, fratello di Pier Paolo, partigiano ucciso da altri partigiani, è nel cimitero di Casarsa, a destra dell'ingresso, assieme a quella degli altri caduti locali per la Liberazione.


Il vicino fiume Tagliamento, testimone delle scampagnate di Pier Paolo Pasolini e amici, ha un notevole interesse ambientale e naturalistico e pertanto può essere meta di escursioni per gli amanti della natura. Molte stradine campestri portano all’interno del "Parco naturalistico del Tagliamento": un ambiente particolarmente ricco di elementi endemici, di flora (come le Glareofite e alcune specie di orchidee) e di fauna (come fagiani e lepri).


L’isola naturale della Pulisuta è un luogo di interesse ambientale, ubicato in località Boscat, in prossimità della linea ferroviaria Udine-Venezia. In questa area naturalistica si trovano numerose componenti di biotipi caratteristici della bassa pianura friulana come il bosco planiziale, il prato, la torbiera e l’olla di risorgiva. Il rilevamento floristico di questa area registra un erbario di notevole varietà che per le sue caratteristiche può essere ritenuto un "laboratorio didattico della natura" ed è meta di visite e di escursioni da parte delle scolaresche locali e di appassionati della natura.





Post recenti

Mostra tutti

Comentarios


sede.jpg

Un'azienda dal cuore aperto

Siamo una semplice carrozzeria innamorata del suo territorio. Territorio che ci ha permesso di far crescere la nostra azienda con collaboratori fidati, fornitori qualificati e clienti sempre più...

 

Continua a leggere

Contatti

Hai domande o suggerimenti?

Scrivici nei nostri social o via mail:

 web@carrozzeriabozzato.it

Vuoi conoscerci meglio?

Visita il nostro sito web aziendale:

www.carrozzeriabozzato.it

© 2020 by Carrozzeria Bozzato - All rights reserved - Privacy Policy

  • Pagina Facebook
  • Profilo Instagram
bottom of page